La città sostituita
Dopo molti anni di assenza, Ted Barton decide di tornare a Millgate, la piccola città della Virginia dove è nato. Un tranquillo borgo di provincia come ce ne sono a migliaia. Due negozi di ferramenta, qualche emporio, un fabbro... Vi si reca in vacanza insieme alla moglie Peg, insofferente e spigolosa come tanti personaggi femminili di Philip K. Dick. Una grande voglia di rivedere le strade dell'infanzia riempie d'eccitazione il cuore di Ted. Giunto sul posto, però, non trova quello che credeva di aver lasciato. I nomi delle strade sono tutti cambiati, gli abitanti sembrano vivere in una strana forma d'oblio. Abbandonato dalla moglie nella sua disorientata ricerca d'un tempo perduto, Ted fa anche un'altra sconcertante scoperta: in questa nuova Millgate lui sarebbe addirittura morto di scarlattina all'età di nove anni. Ancora più preoccupante è il fatto che sembra letteralmente impossibile lasciare la città. Intrappolato in un luogo dove nulla è come dovrebbe essere, Ted si trova coinvolto nel mezzo di una lotta assoluta tra il bene e il male.
Dall'autore che ha superato i confini della fantascienza, un romanzo riproposto dopo vent'anni nella nuova traduzione di Tommaso Pincio.